IL PROGETTO
1 Luglio 2018 – ore 21.15
Corte degli Agostiniani – Rimini
Ingresso libero e gratuito
Come la scienza e le tecnologie ci hanno resi persone migliori e più libere
Sarà anche quest’anno la scienza la protagonista della serata aperta a tutta la cittadinanza, organizzata per il terzo anno da SGR per la Cultura, e curata dalla Biblioteca Gambalunga, a conclusione del progetto Conoscere le scienze della “Rimini High School Summer Camp” del Liceo Scientifico A. Einstein di Rimini, intitolato quest’anno “We are the robots. La robotica e le sue applicazioni”.
Molti sono gli interrogativi suscitati dai grandi progressi della scienza e della tecnologia che hanno prodotto nuove relazioni fra naturale e artificiale, per non parlare delle paure suscitate dai progressi della robotica, la cui interazione con l’uomo solleva domande sulla definizione stessa di persona. Nello splendido scenario della Corte degli Agostiniani, mercoledì 11 luglio (ore 21.15) la lezione magistrale di Gilberto Corbellini, docente di storia della medicina e bioetica, da sempre difensore del sapere scientifico e della libertà della ricerca, illuminerà i rischi che possono derivare dalla diffusa ostilità verso la scienza e la tecnologia, ma non di meno sulla necessità di contrastare i rischi di una scienza al servizio della tecnologia.
Sostenitore di una stretta correlazione fra pensiero scientifico e democrazia, poggianti sulle stesse caratteristiche quali la razionalità, lo spirito critico, la disponibilità alla verifica, lo scambio di idee, Corbellini denuncerà il pericolo che può derivare da un crescente controllo sulla scienza mosso da istanze etico-politiche conservatrici, che riescono a prevalere anche a causa di un abbassamento della qualità, ovvero dell’inadeguatezza dell’istruzione e della cultura scientifica in generale.
Nel nostro Paese spesso non si distinguono le opinioni dai fatti. L’esigenza dunque di insegnare il modo di pensare scientifico, cioè il ragionamento critico nella scuola a tutti i livelli è tanto più urgente considerando che la società sarà sempre più tecnologizzata ed esposta a dinamiche economiche lontane dalle decisioni individuali e quindi poco controllabili.
Fondamentale è un’adeguata formazione scientifica dei cittadini, una nuova alleanza fra scienza e società, fra cultura scientifica e cultura umanistica.
Le scelte che decideranno il destino dell’umanità nei prossimi decenni e nei prossimi secoli non possono essere lasciate ai soli scienziati, ma devono investire la società. Ricordando che sul tempio di Delfi, accanto alla più nota frase “Conosci te stesso” ve n’era un’altra che diceva: “Niente di troppo”.